L’alimentazione del gatto anziano: cosa scegliere?

L’alimentazione del gatto anziano si basa sulle necessità di un metabolismo che, ovviamente, tende a rallentare il proprio ritmo.

L’alimentazione del gatto anziano è tra gli argomenti di maggior interesse, per la nostra clientela.
Tante sono le persone con animali maturi che, più o meno all’improvviso, notano un cambio di abitudini nei loro animali. Così ci raggiungono in negozio per ricevere consigli sul da farsi.
Invecchiando, infatti, cambiano le esigenze nutrizionali e le sfide fisiche da fronteggiare per ogni animale. Proprio come noi.

Partiamo dal presupposto che è sempre bene consultarsi con un veterinario. Lui conosce il tuo animale e può dirti come mai stia (eventualmente) aumentando o diminuendo di peso, abbia ridotto l'attività motoria o stia perdendo massa muscolare.
Intanto, però, alcune informazioni sull’argomento te le possiamo dare.

Quali sono le caratteristiche dell’alimentazione del gatto anziano?

In primis, è necessario che il cibo per mici avanti con l’età diventi più digeribile e combatta i processi di invecchiamento.

Fondamentale è far sì che l’alimentazione del gatto anziano attui una difesa da una serie di possibili patologie alle quali l’animale può andare incontro. Obesità, diabete e malattie renali, ad esempio, possono essere prevenute ed eventualmente combattute grazie a un cibo di mantenimento appositamente studiato per le sue esigenze quotidiane.

In termini di ingredienti di base e nutrienti, il cibo per gatti anziani non differisce enormemente da quello per mici più giovani. Ciò che li contraddistingue sono le loro concentrazioni all’interno della ricetta.

Nel caso di animali anziani, è bene che l’alimentazione sia poco grassa e calorica, scarsa in fosforo e sodio (per prevenire problemi renali), povera di carboidrati, carica di proteine di alta qualità, vitamine, sali minerali e antiossidanti e con una buona percentuale di acidi grassi e taurina. E poi che sia appetitosa, dal momento che gusto e olfatto si riducono con il passare del tempo.

Anche le fibre hanno un valore. Alcuni gatti anziani, infatti, vanno incontro a difficoltà intestinali che complicano la loro vita quotidiana. Ecco che, in casi come questi, un’alimentazione con un buon apporto di componente fibrosa previene eventuali costipazioni, garantendo al felino un maggior benessere.

In tutto ciò, è bene non somministrare troppo cibo al gatto anziano che, ovviamente, tende a essere più sedentario rispetto a un tempo. Ci vuole senso della misura!

L’alimentazione del gatto anziano: meglio cibo secco o umido?

Anche questa è una domanda che i nostri clienti ci pongono spesso! A questo riguardo ti diciamo che non c’è una regola generale.

Il tuo gatto ha ancora i denti oppure no? La masticazione gli riesce difficile?
In assenza di dentatura, il cibo umido è senza dubbio la scelta migliore (mousse, gelatine, ecc.) Introdurlo all’interno della dieta si traduce anche in un vantaggio in termini di apporto idrico: in questo modo, i liquidi di cui il tuo gatto anziano ha bisogno vengono garantiti.
In presenza di denti ancora ben funzionanti, invece, un cibo secco può continuare ad andare bene. Nel caso fosse necessario, puoi ammorbidirglielo con un po’ di acqua tiepida.

In linea di massima, sarebbe meglio non modificare il tipo di cibo a cui hai abituato il tuo animale nel corso della vita. Se il tuo micio ha sempre mangiato alimenti umidi, cerca di continuare su questa linea. Viceversa, un gatto abituato a mangiare cibo secco potrebbe preferire, anche da anziano, quel formato.

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